Il finale di Alberto Crocitti - ZIP Rivista Letteraria per i Giovani

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Il finale di Alberto Crocitti

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Il finale di Alberto Crocitti

I mafiosi avevano scoperto l’identità dell’assassino: la fine per lui era vicina. Una sera due di loro entrarono nell’abitazione del giovane forzando la serratura, ma con loro sorpresa non trovarono nessuno. Il giovane professionista, infatti, aveva previsto quella visita, era scappato e aveva deciso di mettere in atto un piano per concludere quella faccenda definitivamente.
Il giorno dopo, i mafiosi che erano entrati in casa del giovane per ammazzarlo, infuriati per il fallimento, si erano dati appuntamento con il figlio del capo al solito bar per riferirgli ciò che era successo. Ma a loro insaputa, su una collina non distante dal bar, c’è il giovane professionista che li aspetta con il suo piano.
Proprio mentre i tre mafiosi stanno fumando una sigaretta, il giovane, trasformatosi in cecchino, con dei colpi da perfetto professionista li uccide tutti, compreso il figlio del capo. Andandosene, dice  ironicamente: “ l’ho sempre detto che il fumo uccide!”.
Così, essendo morto anche il figlio del boss, i mafiosi superstiti , ormai sbandati e privi di riferimenti, decisero di andare ciascuno per la propria strada, liquidando di fatto i loro affari.  Il giovane professionista, invece, decise di partire dalla Sicilia verso una destinazione ancora da scegliere.


 
 
 
 
 
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