Il finale di Claudio Punk - ZIP Rivista Letteraria per i Giovani

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Il finale di Claudio Punk

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Il finale di Claudio Punk

Il figlio del vecchio capo, che i mafiosi conoscevano con il nome di Bobby Solo, decise di vendicare da solo la scomparsa del padre. Iniziò a cercare degli indizi dappertutto, senza successo. Si rivolse allora, controvoglia, ad un investigatore privato che lavorava per conto dei mafiosi. Costui non si offendeva per il soprannome che gli avevano affibbiato i suoi clienti, ovvero Sherlokko l’investigatore sciocco, poiché sapeva di meritarlo. Bobby, tuttavia, visto come si erano messe le cose, non aveva altra scelta che lasciarsi aiutare da tale Sherlokko.   
Sherlokko iniziò le indagini incappando in mille peripezie. Alla fine Bobby Solo decise di licenziare l’investigatore in quanto, in effetti, non trovava alcun aiuto da parte sua. Bobby Solo si ricordò allora di avere ancora in giro un fratellastro di nome Ian Solo, che lui preferiva chiamare il fratello ‘’stellare’’ perché era amante di astronomia. Quando lo trovò, in giro per la città, gli propose di vendicare insieme a lui  la morte del padre. Ma quest’ultimo si rifiutò perché, in passato, non andavano d’accordo e quindi, ancora una volta, Bobby Solo si trovò a doverci pensare da solo. Bobby Solo si rimboccò le maniche: dopo tante ricerche, scoprì finalmente l’identità del misterioso assassino. Il suo nome era Alberto Angela, come l’omonimo presentatore di documentari. Rintracciò la sua abitazione, lo raggiunse nella sua lussuosa villa, sfondò la porta, lo cercò fino a trovarlo nel salone in mezzo a tante statue di cera di personaggi storici, come Nerone, Napoleone e Cesare Augusto.
Accortosi del trambusto in casa, Alberto prese un vecchio fucile per difendersi e incontrato Bobby Solo, pronunciò la seguente frase: ‘’Quando un uomo con la pistola incontra un uomo con il fucile, quello con la pistola è un uomo morto!’’. Ma Bobby gli rispose subito: ‘’Io invece non ho mai visto un uomo con il fucile che indossa gli occhiali!’’. Iniziò, dunque, una violenta sparatoria: anche il tetto della villa ballava per gli spari. Con un colpo alla gola, Bobby finalmente riuscì a vendicarsi e a portare a termine la sua vendetta personale.
Scappò senza lasciare tracce sulla sua Ferrari California testa rossa a tutta velocità, perché il vicinato, sentendo gli spari provenire dalla casa del Sig. Angela, aveva avvertito i carabinieri. Le forze dell’ordine arrivarono tempestivamente nell’abitazione, vi entrarono e trovarono il cadavere del Sig. Angela. Trovarono, tuttavia, delle tracce di sangue che fecero esaminare dalla scientifica, scoprendo che non si trattava del sangue del Sig. Angela ma bensì di tracce di un'altra persona a loro nota. Iniziò una caccia all’uomo in tutta la città senza alcun riscontro. Ne frattempo, Bobby Solo, arrivato a casa riportando solo qualche lieve ferita al braccio, propose alla moglie Juliette di scappare dalla città per vivere una nuova vita altrove. Sapeva, infatti, che ormai la polizia aveva prove inconfutabili per incastrarlo. Si trasferirono in Patagonia, cosi erano certi che nessuno potesse trovarli.
Vissero per sempre felici, contenti e con la pancia piena di dolciumi.


 
 
 
 
 
 
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