Intervista a Carla Perrotti e Fabio Pasinetti - ZIP Rivista Letteraria per i Giovani

Cerca
Vai ai contenuti

Menu principale:

Intervista a Carla Perrotti e Fabio Pasinetti


INTERVISTA A CARLA PERROTTI, LA SIGNORA DEL DESERTO, E A FABIO PASINETTI

Carla Perrotti, nota come la signora del deserto, ha attraversato in solitaria 6 dei più temibili deserti del mondo e uno, il Deserto Bianco egiziano, accompagnata  da un maratoneta non vedente, Fabio Pasinetti. Da questa incredibile esperienza, che infrange ogni limite e ogni pregiudizio, è nato un libro scritto a 4 mani Lo sguardo oltre il Deserto edito da Corbaccio.
Zip ha avuto l'onore di intervistare in esclusiva i due autori/protagonisti nel corso della Presentazione del Libro tenutasi Venerdì 9 Marzo presso la sala Visconti di Messina. L'incontro, organizzato dalla Libreria Bonazinga in collaborazione con L'Unione dei Ciechi e degli Ipovedenti di Messina, il Centro Regionale Helen Keller e l'ARS rappresentata dall'On. Ardizzone, è stata una splendida occasione per conoscere un Diario appassionante e suggestivo che lascia senza fiato.




Carla Perrotti la chiamano la Signora dei Deserti. Lei detiene, infatti, un record assoluto: è l’unica donna che ha attraversato in solitaria alcuni dei più importanti e temibili deserti del mondo.   Cosa prova ogni volta che vive questa esperienza?

Sia da sola che con Fabio, il compagno del mio ultimo viaggio, ho riscontrato le stesse impressioni; Fabio che non può vedere ha provato e mi ha comunicato le mie stesse emozioni. Questo perché chiunque cammina nel deserto avverte le medesime sensazioni: non è necessario avere gli occhi, la vista perché il deserto si vive con il nostro io più profondo e ci avvicina alla nostra natura più intima. Il paradosso che vive chi lo attraversa è quello di trovarsi in un luogo apparentemente ostile che nello stesso tempo ti accoglie come una culla.



L’ultimo suo libro Lo sguardo oltre le dune è scritto a quattro mani con il maratoneta non vedente Fabio Pasinetti. Racconta la vostra traversata nel Deserto Bianco egiziano per 250 km: un’avventura che lascia senza fiato! I limiti esistono solo dentro di noi e nel pregiudizio di chi ci guarda? È sempre possibile proiettare lo sguardo oltre dune, oltre gli ostacoli del deserto e della vita?

È sempre possibile superare i propri limiti. A Fabio come disabile è stato richiesto nel deserto e nella vita una sforzo maggiore.  Affrontarli, spostarli sempre più avanti senza forzature e rotture è la mia filosofia di vita, è un atteggiamento mentale positivo che dovrebbe adottare chiunque soprattutto nella quotidianità.



Fabio Pasinetti, Lei ha perso completamente la vista a 35 anni, non deve essere stato semplice. Eppure lei è rimasto una persona solare e ottimista.  Con quale spirito ha affrontato questa straordinaria traversata?

All’inizio c’era una certa ansia. Non avevo nessuna esperienza e non sapevo esattamente a cosa sarei andato incontro ma ho accettato lo stesso. Il momento più difficile è stato proprio quello in cui dovevo decidere e prepararmi psicologicamente a questa avventura. Alla paura ha fatto seguito una graduale presa di coscienza e la tranquillità. Il deserto mi ha fortificato nello spirito,  mi ha regalato momenti di pura poesia e di introspezione psicologica che nella vita quotidiana non avevo mai sperimentato. A volte la quotidianità ci fa smarrire il senso delle cose, ci distrae e ci allontana da  noi stessi. Diceva un filosofo greco "conosci te stesso e conoscerai il mondo": il deserto mi ha regalato questa opportunità. L’idea stessa della solitudine che avrebbe potuto generare panico, angoscia si è rivelata invece un privilegio, un dono.



Lei ha affrontato il deserto sapendo di doverlo scrutare con gli occhi di un’altra persona. Non molti, probabilmente, avrebbero il suo stesso coraggio…

Tra me e Carla c’era solo un piccolo cordoncino elastico di un metro circa. Abbiamo dovuto imparare a sincronizzare i nostri passi e io a fidarmi ed affidarmi a lei. La passione è stata la molla più potente. Certo, mi capitava di pensare che se Carla avesse avuto un malore io sarei rimasto completamente bloccato tra la sabbia. Il sentimento, la passione tuttavia mi ha spinto ad accettare la sfida.



Carla, Lei qualche anno fa ha attraversato anche il Sahara. Secondo un antico detto Tuareg: "Dio ha creato paesi ricchi d’acqua perché gli uomini ci vivano, i deserti perché vi trovino la propria anima". I suoi libri propongono un’idea di viaggio molto diversa da quella ormai dominante dei viaggi Low Cost e di massa. Segnano, invece, un ritorno all’idea di viaggio inteso come ricerca  e scoperta interiore. In che modo proprio il deserto può aiutare a ritrovare se stessi?

Per tradizione il deserto è considerato luogo dell’anima. È un luogo essenziale con regole importanti e ineludibili. Quando c’è poco, quando mancano sovrastrutture esterne, emergono emozioni che nel quotidiano sono mascherate da altre situazioni. Non a caso, proprio per queste sue caratteristiche, è stato sin dall’antichità luogo di meditazione. Il deserto, infatti, dà l’opportunità di assaporare la bellezza dell’essenziale e ci riconduce ai ritmi e alle regole della natura: si vive con la luce del sole, si dorme quando cala il buio. Sono delle cose che nella vita di tutti i giorni abbiamo perso. La Desert Therapy consiste nell’opportunità anche per altri viaggiatori di fare questa esperienza rigenerante.



La nostra rivista è rivolta ai giovani. La vostra curiosità testimonia il desiderio di spostare i limiti sempre più avanti e, nello stesso tempo, una grande forza di volontà e di fiducia in se stessi. Quale messaggio desidera lasciare ai nostri lettori?

Carla: La curiosità è la molla che spinge a fare nuove esperienze. Non neghiamoci mai i sogni ma, nello stesso tempo, impegnamoci per cercare di realizzarli. A volte i ragazzi sembrano voler saltare le tappe, avere tutto e subito. Realizzare un obiettivo o un sogno invece richiede impegno, determinazione, sacrificio, volontà: bisogna lavorarci! L’intero percorso che conduce a quell’obiettivo è importante e utile. Molti limiti siamo noi stessi a porli, spesso ci fermiamo da soli. L’invito è invece: provateci, fate qualcosa! Vale la pena… e ricordate il percorso rafforza, fortifica, dà sicurezza, dimostra che nonostante le difficoltà è possibile farcela!  

                                                                                                            Giulia Lionett


 
 
 
 
 
 

Per saperne di più visitate il sito www.carlaperrotti.com

Si ringrazia per la disponibilità la Dott.ssa Daniela Bonazinga.
Lo sguardo oltre le dune è disponibile in Libreria anche in formato audiolibro.
Altre opere di Carla Perrotti sono: Deserti e Silenzi di sabbia


 
Torna ai contenuti | Torna al menu